Come si può evitare di abbandonare gli investimenti in periodi di incerti o di crisi? Di sicuro, è necessario mettere in piedi una pianificazione finanziaria concreta che possa garantire un risparmio in grado di supportare le nostre necessità.
In ambito economico-finanziario, per risparmio si intende quella parte di reddito che non viene immediatamente consumata, ma accantonata per il soddisfacimento di esigenze e bisogni futuri. Per definizione, il risparmio ha quindi una natura residuale ed è il risultato di una sottrazione:
Perché privarsi di spendere denaro di cui si dispone oggi e rimandarne l’utilizzo al “domani”? Per rispondere è indispensabile introdurre almeno due concetti che possono servire a chiarire meglio il senso di questa (buona) pratica.
Il risparmio può essere considerato un atto previdente per definizione, proprio perché implica la rinuncia a qualche desiderio presente per godere di maggiore tranquillità o libertà di spesa nel breve, medio o lungo periodo. Ma ciascun risparmiatore può muoversi in questa direzione assecondando disponibilità, esigenze e priorità diverse, che dipenderanno a loro volta dal reddito disponibile, dai consumi abituali e dagli obiettivi che si vuole prefiggere.
Ad esempio, si risparmia per…
Una volta definita l’esigenza di salvaguardare delle somme con riguardo verso il futuro, come accantonare il proprio risparmio? Anche i meno esperti sapranno che questa pratica può essere condotta con vari strumenti (ad esempio, bancari, assicurativi, finanziari, previdenziali, etc) più o meno adatti alle proprie specifiche necessità per rischi, obiettivi, costi, soggetti intermediari coinvolti e così via.
Se, ancora una volta, non si possono definire regole generali e valide per tutti, l’unico suggerimento di valore universale è di:
…e cioè disporre di tutte le nozioni di base utili alla pianificazione delle proprie finanze il più possibile accorta, informata e consapevole per individuare gli strumenti più adatti e coerenti al proprio profilo.